La legatura elastica delle emorroidi
Le emorroidi sono piccoli cuscinetti vascolari posti al di sotto della mucosa dell’ano. In stato normale non sono turgidi né ingrossati. La loro funzione primaria è favorire il ricambio di sangue: quello arterioso che arriva al retto e all’ano, e quello venose che torna indietro. Insieme agli sfinteri, inoltre, aumentano la continenza anale, facendo sì che l’ano diventi quasi impermeabile.
Quando i cuscinetti emorroidali si gonfiano, aumentando di volume e causando disturbi, dolori e sanguinamento, occorre rivolgersi al medico.
In particolare esiste un metodo molto efficace e poco invasivo, utilizzato frequentemente, ovvero la legatura elastica.
La legatura elastica delle emorroidi è un intervento molto semplice, che viene effettuato in ambulatorio e senza anestesia utilizzando uno strumento detto proctoscopio, una sonda sottile e rigida che viene introdotta nell’ano mentre il malato è sdraiato su un fianco. Si ricorre, in genere, alla legatura elastica delle emorroidi di 2° e 3° grado e all’asportazione negli stadi più avanzati.

1. Innanzitutto, il medico procederà, con l’aiuto del proctoscopio, ad afferrare le emorroidi grazie anche ad una pinzetta posta nella parte terminale dello strumento.
2. Il medico effettua una trazione dall’esterno per introdurre l’emorroide all’interno dello strumento e applicare gli elastici.
3. Con un movimento a scatto, gli elastici stringono la base delle emorroidi, strozzandola. Il proctoscopio viene estratto e la legatura elastica è così conclusa.
L’asportazione delle emorroidi e l’intervento chirurgico
A differenza della legatura elastica, l’operazione chirurgica per l’asportazione delle emorroidi si effettua sotto anestesia generale o spinale. L’emorroide viene afferrata e fissata con una sutura. Per asportare si interviene col bisturi. L’operazione rispetta l’anatomia del retto. La medicazione per proteggere la ferita e farla cicatrizzare consiste in un microtampone che si dissolve da solo col tempo.
Dopo l’operazione e la degenza in ospedale, se non si è scelto il day hospital, restano da eseguire le medicazioni, molto importanti per la riuscita dell’intervento. Le cure post operatorie devono essere fatte con una periodicità che sarà il medico curante a stabilire.
In genere comunque non si presentano problemi, anche se raramente può verificarsi la stenosi: una eccessiva cicatrizzazione della ferita che rende un po’ faticosa l’evacuazione.
La guarigione completa avviene solitamente dopo 4/6 settimane, durante le quali occorre osservare regole di igiene, medicazioni e diete alimentari sane.
Per effettuare questo tipo di intervento alle emorroidi ci si può rivolgere a qualsiasi ospedale, in particolare nella divisione di chirurgia generale dove si praticano tali operazioni chirurgiche e di legatura. Esistono inoltre anche divisioni specifiche ospedaliere di chirurgia proctologica, ovvero dedicata alle affezioni di retto e intestino.
Come prevenire (o asportare) le emorroidi
- Le emorroidi sono causate dall’aumento della pressione delle vene anali che avviene, in genere, in seguito a sforzi compiuti per espellere feci dure.
- Un’alimentazione più semplice e ricca di fibre (carote, rape, legumi) aiuta l’intestino a produrre feci normali che non obblighino a sforzi eccessivi retto e ano.
- In caso di emorroidi meglio avere qualche accorgimento: avere una buona igiene alimentare, fare passeggiate e soprattutto avere una buona igiene locale.
- Se le emorroidi sono ingrossate e cominciano ad essere troppo fastidiose si possono asportare. La procedura più comune, indolore e rapida è la legatura elastica.
- La legatura elastica si esegue ambulatorialmente e senza anestesia: ci si sdraia su un fianco, mentre il medico introduce nel retto il proctoscopio (una sonda ottica rigida) con il quale lega con elastici appositi l’emorroidi alla base. Così viene impedito il passaggio di sangue nella parte malata che, dopo qualche tempo, si seccherà e cadrà da sola senza dolore.
- L’emorroidectomia (asportazione delle emorroidi) si effettua quando le emorroidi hanno grandi dimensioni. E’ un intervento breve e senza rischi, che si esegue in anestesia totale o spinale (si anestetizza il corpo dal bacino in giù, il resto vigile). L’asportazione viene fatta incidendo con un bisturi l’escrescenza.
- Dopo 4/6 settimane si guarisce. In quel periodo si attenuano i dolori post operatori con analgesici e lassativi per facilitare l’evacuazione. In convalescenza è fondamentale un’igiene intima massima, recarsi dal medico per le medicazioni e osservare una sana dieta alimentare.